Chiama ora...   PERITO NAUTICO  +39 347 85 41 423  

 

d78ea61410084679e2567c9d92a39f2b4689ab85
203bc082b333f942d1fbbab21f34c3a18c5fadee
17889e20fc712dd831352285f7aa24d5db93980a

 

** AVVISI AI NAVIGANTI**
Le principali Novità

CROZIA: nuove regole…2025

 

Dal 29 marzo 2025, la Croazia ha introdotto un nuovo regolamento per la sicurezza della navigazione che interessa chiunque navighi nelle sue acque, inclusi i diportisti.

Questa normativa, che recepisce direttive europee e internazionali, stabilisce nuove regole di sicurezza per ogni tipo di imbarcazione, dalle navi da diporto ai tender. Il testo originale si propone di illustrare le novità più importanti per i velisti.

 

Distanza minima dalla costa
I limiti di distanza dalla costa per chi naviga ora variano in base alla lunghezza dell’imbarcazione:

 

UnitàDistanza dalla Costa
Barche fino a 15 metri50 metri
Barche dai 15 ai 30 metri150 metri (100 metri se spiaggia attrezzata)
Barche oltre 30 metri300 metri

È possibile navigare più vicino alla costa rispetto alle distanze standard solo per le seguenti ragioni:

 

  • Entrare o uscire dai porti.
  • Ancorare o ormeggiare.
  • Quando la rotta lo richiede.

 

In questi casi, è obbligatorio ridurre la velocità per poter manovrare o fermare l'imbarcazione facilmente e in sicurezza.

 

Ancoraggio e Ormeggio

  • Sicurezza: Le manovre devono essere eseguite in sicurezza, senza inquinare o causare danni.
  • Visibilità: Catene e cime devono essere segnalate per non ostruire la navigazione.
  • Cime a Terra: Le cime d'ormeggio verso la costa non possono estendersi per più di 50 metri.
  • Distanze dalle Spiagge: È vietato ancorare a meno di:
    • 150 metri da una spiaggia libera ("balneazione naturale").
    • 50 metri da una spiaggia attrezzata.
  • Divieti: È vietato ormeggiare a segnali di navigazione o vicino a cavi e condotte sottomarine.

 

Tender

  • Tutti i tender (con il nome dell'unità madre) possono navigare liberamente entro un raggio di 500 metri dalla barca principale.
  • Sono permesse eccezioni per raggiungere il porto o l'ormeggio più vicino.

 

Sup, Windsurf e Altri Water Toys

  • Definiti "unità personali" (kayak, canoe, wing, etc.), possono essere usati dall'alba al tramonto.
  • Devono navigare entro 300 metri dalla costa.
  • È vietato usarli vicino a spiagge attrezzate (con eccezioni per SUP e pedalò).

 

Subacquei

  • È obbligatorio mantenersi ad almeno 50 metri di distanza dalle boe di segnalazione dei sub.

 

Limiti di Velocità

  • Entro 300 metri dalla costa (e in canali o accessi ai porti), la velocità massima consentita è di 8 nodi.
  • La navigazione in planata è permessa solo oltre i 300 metri dalla costa.

 

Moto d'Acqua

  • Non possono navigare a meno di 50 metri dalla costa e devono sempre procedere in sicurezza.

 

Ecco un riassunto dei documenti e delle tasse necessarie per navigare in Croazia:

 

Documenti Obbligatori: Per qualsiasi barca a motore è richiesta la patente nautica. A bordo sono necessari anche un documento d'identità, un attestato di proprietà dell'imbarcazione (o una procura se il proprietario non è presente) e l'assicurazione RC.

 

Tassa di Navigazione: È una tassa annuale (scade il 31 dicembre) obbligatoria per le barche più lunghe di 2,5 metri o con motore superiore a 5 kW. L'importo dipende dalla lunghezza e dalla potenza del motore e si può pagare online (portale e-Nautika) o presso la Capitaneria di Porto.

 

Tassa di Soggiorno: Obbligatoria per le imbarcazioni più lunghe di 7 metri. Si paga online e si può scegliere tra due modalità:

  1. Forfettaria: basata sulla lunghezza della barca e sulla durata del soggiorno.
  2. A persona: basata sul numero di persone a bordo e sui pernottamenti (tariffa standard di 1,33 € a notte/persona). È obbligatorio conservare a bordo la conferma di pagamento ricevuta via email.

 

IVA e Controlli Doganali: Anche le barche con bandiera UE possono essere soggette a controlli. È necessario avere a bordo un documento che attesti il pagamento dell'IVA (es. modulo T2L o fattura originale d'acquisto).

 

Situazione "Natanti" Italiani

 

Al momento, i natanti italiani possono navigare nelle acque croate.

 

Il Rischio di Fondo: Da anni la Croazia minaccia di vietare l'accesso alle imbarcazioni straniere non immatricolate, categoria che include i natanti italiani.

 

La Soluzione Italiana: Per prevenire questo problema, l'Italia ha creato un nuovo documento. Si tratta di una versione speciale della "Dichiarazione di Costruzione e Importazione" (DCI) con firma del proprietario autenticata da uno Sportello Telematico dell'Automobilista (STA), che serve a certificare la nazionalità e la proprietà del natante.

 

Punto Chiave e Stato dell'Approvazione: Poiché non è una vera immatricolazione, questo documento ha valore solo se ufficialmente riconosciuto dalla Croazia. Recenti comunicazioni tra le autorità croate e un'agenzia locale indicano che questo riconoscimento è molto probabile sia avvenuto. Tuttavia, si è ancora in attesa della comunicazione ufficiale che lo confermi in modo definitivo.

In sintesi, la situazione è positiva e sembra risolta, ma manca ancora il sigillo dell'ufficialità da parte delle autorità croate.

41cb1f889c78601347230063564a26b99a45eb94

DECRETO MIT per il conseguimento del titolo di Ufficiale di 2° Classe del Diporto

 

Sintesi del Decreto MIT per Ufficiale di 2° Classe del Diporto

Il 14 marzo 2025 è stato pubblicato un nuovo decreto (MIT n. 40) che definisce le regole per ottenere il titolo professionale di "Ufficiale di 2° classe del diporto", abilitando di fatto gli skipper a svolgere il loro lavoro nel settore del charter.

 

L'esame, gestito dalle scuole nautiche per la preparazione, si articola in tre prove:

 

Prova di Carteggio:

  • Consiste in 4 quesiti da risolvere in 60 minuti.
  • È superata con almeno 3 risposte corrette.
  • Esonero: I titolari di patente nautica A senza limiti dalla costa sono esonerati da questa prova.

 

Colloquio Orale:

  • Verte su un'ampia gamma di materie, tra cui: teoria della nave, motori, sicurezza, manovre, COLREGs, meteorologia, navigazione e normative.

 

Prova Pratica (in Mare):

  • Si svolge su un'unità (a motore o a vela) di lunghezza non inferiore a 15 metri.
  • Per essere ammessi, i candidati devono aver completato almeno 5 ore di pratica attestate da una scuola nautica.

 

Modalità e Requisiti Aggiuntivi

  • Ripetizione: In caso di fallimento parziale, le prove non superate possono essere ripetute una sola volta entro 12 mesi.
  • Sedi e Frequenza: Gli esami si tengono presso le Capitanerie di Porto almeno due volte l'anno ("cadenza semestrale"), con bandi pubblicati in tempo utile per la stagione lavorativa.
  • Certificato Medico (First Aid): Si può sostenere l'esame "con riserva" anche senza averlo ancora conseguito. Medici e infermieri ne sono esonerati.
  • Certificati Radio: Il certificato SRC è valido senza bisogno di "endorsement". Quelli GOC, ROC e LRC conseguiti all'estero necessitano invece di convalida.

 

Esoneri (Esenzioni dall'Esame)

Il decreto prevede importanti esenzioni per chi ha già una comprovata esperienza:

 

Esonero dalla Prova TEORICA

Sono esonerati dalla teoria (carteggio e colloquio) i titolari di patente A senza limiti da almeno 10 anni che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Avere un'iscrizione di almeno 10 anni a una Camera di Commercio con codici ATECO specifici (noleggio, scuola nautica, etc.).
  • Aver stipulato contratti di lavoro come comandante di unità da diporto per una durata complessiva di almeno 36 mesi. (Per questi soggetti non si applica il requisito del titolo di studio).

 

Esonero dalla Prova PRATICA

Sono esonerati dalla prova in mare i marittimi già in possesso di specifici titoli professionali italiani (es. capo barca, conduttore per il noleggio, etc.). (Anche per questi soggetti non si applica il requisito del titolo di studio).

 

Esonero COMPLETO (Senza Esame)

Possono ottenere il titolo direttamente, senza sostenere alcun esame:

  • I titolari di patente nautica B per nave da diporto.
  • Il personale marittimo con certificati STCW validi (anche se rilasciati all'estero, purché convalidati e con residenza/domicilio in Italia).
41cb1f889c78601347230063564a26b99a45eb94

Il Tesserino RTF per il VHF

Pubblicato l'8 Giugno 2025

 

Facciamo il punto 

 

Il Tesserino RTF è uno degli argomenti più dibattuti tra i diportisti. Serve sempre? Solo oltre le 6 miglia? I controlli ci sono davvero? Le risposte che si sentono in banchina sono spesso vaghe e contraddittorie.

 

È il momento di dare qualche consiglio, separando nettamente ciò che dice la legge da ciò che accade nella pratica.

 

La Norma: Cosa Dice la Legge

 

Per capire l'obbligo, bisogna distinguere due concetti diversi: l'installazione dell'apparato e il certificato per usarlo.

 

  • L'obbligo di AVERE il VHF a Bordo: La legge impone di installare un VHF fisso solo quando si intende navigare oltre le 6 miglia dalla costa. Sotto questa distanza, non c'è l'obbligo di avere l'apparato.
  • L'obbligo di AVERE il Certificato per USARLO: Questa è la parte cruciale. Se un VHF è già installato e funzionante sulla barca (come sulla quasi totalità delle imbarcazioni, incluse quelle a noleggio), la legge richiede un certificato per il suo utilizzo. Questo obbligo è valido a qualsiasi distanza dalla costa.

 

In parole semplici: non importa dove navighi. Se la tua barca ha un VHF pronto all'uso, a bordo deve esserci qualcuno che sappia usare il VHF.

 

Il Certificato: Un Obbligo Semplice da Soddisfare

La buona notizia è che adempiere a questo obbligo è estremamente facile. A differenza della patente nautica, ottenere il Tesserino RTF è una pura formalità burocratica:

 

  • Nessun esame è richiesto.
  • La richiesta si fa interamente online sul sito del Ministero (MIMIT), accedendo con la propria identità digitale (SPID o CIE).

 

La Responsabilità a Bordo: Skipper o Equipaggio?

Qui chiariamo un altro punto fondamentale. La legge non impone che sia lo skipper in persona a possedere il certificato; è sufficiente che almeno una persona a bordo ne sia titolare.

Tuttavia, è responsabilità dello skipper assicurarsi che la sua imbarcazione sia in regola con tutte le normative prima di salpare. Pertanto, è suo dovere verificare che qualcuno (lui stesso o un membro dell'equipaggio) abbia il tesserino. Se nessuno lo possiede, in caso di controllo, la sanzione ricade su di lui in qualità di comandante.

 

Allora si può ignorare la norma? Qui entra in gioco la professionalità del comandante. La sanzione potenziale (che può arrivare fino a 3.000 euro) esiste. Sebbene il rischio di un controllo sia basso, non è nullo.

La vera domanda che ogni comandante dovrebbe porsi è: "Per una formalità che non richiede un esame e si completa in pochi minuti online, vale davvero la pena correre questo rischio, anche se minimo?"

 

La Prassi: Cosa Succede Davvero in Mare?

Sappiamo tutti che esiste una differenza tra la legge scritta e la sua applicazione quotidiana. Per il Tesserino RTF, questa differenza è notevole. Navigare senza Tesserino RTF (quando obbligatorio) espone a una potenziale sanzione che, secondo la legge, può variare dai 300 ai 3.000 euro. (La sanzione più comunemente citata e applicabile per la mancanza del certificato personale (Tesserino RTF) rientra nell'intervallo tra 300 e 3.000 euro, come previsto dall'Art. 102, comma 2 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche.)

 

A questo punto, la domanda sorge spontanea: visto che ottenerlo è una semplice formalità burocratica senza esame, che richiede solo pochi minuti online, vale davvero la pena navigare con il pensiero di una sanzione così salata?

 

Il nostro consiglio è semplice: mettetevi in regola. Bastano pochi click per navigare con una preoccupazione in meno e con la certezza di essere pronti a usare correttamente uno degli strumenti di sicurezza più importanti che abbiamo a bordo.

 

Essere un bravo Comandante non significa solo saper manovrare in porto, ma anche garantire la piena conformità dell'imbarcazione e la sicurezza dell'equipaggio. Mettersi in regola con il Tesserino RTF non è solo un modo per evitare una potenziale sanzione, ma un passo semplice che dimostra professionalità e permette di navigare con una preoccupazione in meno.

 

Buon vento…!

41cb1f889c78601347230063564a26b99a45eb94

 +39 3478541423      info@studionavale.it     Pec: emanuele.vecchio1@pec.it

Scrivi il tuo messaggio…  

© 2025 Studio Navale tutti i diritti riservati